Conoscere le basi della danza ci aiuta nel floorwork e nei tricks.
Quali sono i passi che possiamo imparare per aumentare la nostra grazia sul palo?
La danza è una combinazione di armonia e forza. Quando ho cominciato Pole Dance, venivo da molti anni di studio di diversi tipi di ballo. Inizialmente mi sono sentita fortemente avvantaggiata. Soprattutto, notavo che non avevo difficoltà a ricordare di dover tendere piedi e gambe perchè lo facevo in maniera del tutto naturale, senza pensarci. Allo specchio riuscivo a percepire se le mie linee erano aggraziate e pulite e non mi capitava mai di tenere i piedi a banana. Le mie compagne notavano questa differenza. Le difficoltà sono emerse, chiaramente, appena ho cominciato a provare tricks più complessi, che richiedevano una forza che non avevo ancora sviluppato.
Per diventare forti in uno sport, ci si deve esercitare esattamente in quella disciplina con continuità. Un maratoneta, per quanto abbia fiato per correre, non riuscirà a fare 20 vasche di seguito a nuoto se prima non si allena con costanza in acqua. Allo stesso modo, una ballerina che sale sul palo sentirà di dover lavorare sulle braccia e vedrà apparire ugualmente i lividi e le bruciature che vengono a tutte le altre. Praticare altre discipline come training complementare, però, può risultare utile per migliorarci.
Effettivamente, chi ha studiato danza, ha un vantaggio nel floorwork; nelle transazioni da una mossa all’altra perché sa tenere le braccia e le mani nella giusta maniera; generalmente, ha già eseguito in passato un buon lavoro sulla flessibilità; sa relazionarsi con il pubblico, tenedo lo sguardo e il corpo sempre rivolto verso la platea; sa stare sul palco con una certa professionalità e teatralità.
Mi è capitato di vedere, durante le gare, atlete che si sitemavano il costume, che si raccoglievano i capelli, che muovevano la bocca cantando il testo della base musicale pur essendo magari fuori tempo, che guardavano a terra o che facevano intuire di aver commesso un errore dall’espressione, svelando l’insicurezza agli spettatori, che in realtà non si sarebbero accorti dello sbaglio, non conoscendo la coreografia. Lo sguardo di una ballerina deve essere imperturbabile. Cascasse il palco, “Show must go on”. Il costume di scena non si tocca e non si sistema durante la performace. Se si sposta resta lì. Nel corso di uno spettacolo, ricordo che mi si è staccata una rosellina di stoffa dal vestito ed è finita sotto il piede di una mia compagna, che ha terminato tutto il pezzo con il fiore sotto la suola. Alle prove generali di un’esibizione, l’elastico di una scarpetta si è scucito. Non riuscendo a tenerla più aderente al piede, l’ho lanciata via con eleganza e ho terminato con un piede scalzo.
A dimostrazione del fatto che sul palco può succedere di tutto anche ai professionisti, puoi guardare il video della Burlesque performer Albadoro che si esibisce a “Si può fare”: verso la fine, le si impigliano i capelli nel paravento che le sta quasi per cadere addosso, ma lei, con estrema eleganza, fa finta di nulla e prosegue. Questo è un grande esempio di come dovremmo comportarci sul palco.
Imparare a stare sul palcoscenico è un lavoro nel quale la nostra insegnante svolge il ruolo principale. Molto importante è filmarci durante le prove per vedere cosa non va. A volte non ci accorgiamo delle nostre imprecisioni allo specchio e avere qualcuno che ci corregge e ci fa notare quello che va migliorato è davvero utile.
Vediamo ora come possiamo da sole insegnare alcune posizioni base al nostro corpo e ripeterle fino a quando non diventeranno automatiche.
La testa: Quando ci esibiamo, dobbiamo guardare il pubblico e, in genere, sorridere. Ovviamente se stiamo interpretando qualcosa di drammatico o commovente la nostra espressione non sarà di gioia, ma dobbiamo comunque cercare di essere comunicative, in linea con la musica, la coreografia e il costume. La danza classica ha delle regole ferree sulla posizione della testa in relazione a quella delle gambe. Questo serve per realizzare delle linee piacevoli alla vista. Quando porto la gamba in avanti, per esempio, la testa si inclina leggermente indietro e di lato; quando porto la gamba dietro, l’orecchio opposto all’arto inferiore che si muove va portato leggermente in avanti. La figura in alto mostra come.
Le spalle: devono stare in basso. Dobbiamo spingerle giù, allungando il collo e allargando le scapole, come se volessimo sembrare più alte. Diversi insegnanti di danza suggeriscono di immaginare di avere qualcuno che ci tira la testa con un filo come se fossimo marionette.
Le braccia: le ballerine si esercitano per anni per impostare la posizione degli arti superiori nel giusto modo, continuando a ripetere degli esercizi detti Ports de Bras. Uno dei miei insegnanti di danza moderna, per aumentare la consapevolezza e la propria percezione del corpo anche senza guardarsi allo specchio, suggeriva di allargare le braccia e di immaginare di appoggiarle a due grossi palloni da yoga, in modo che formassero un arco, tenendo i gomiti rivolti verso l’alto e non del tutto tesi. Sarete certe di eseguire correttamente la figura, se sentirete un leggero dolore alle braccia.
Le mani: il pollice deve stare nascosto sotto al palmo della mano, sfiorando la falange prossimale del medio, che terremo un po’ più in basso rispetto alle altre dita.
E tu hai mai fatto caso a questi piccoli dettagli?