Lyrical Pole è uno “smoothie” di diverse discipline.
Una nuova forma di espressione che unisce il ballo, i tricks di pole dance e alcune movenze di exotic: ecco cos’è Lyrical Pole.
Tra poco ci sarà la lezione di prova del mio corso di Lyrical Pole Choreography nella palestra dove mi alleno a Verona.
Se dovessi paragonare Lyrical Pole a una buona ricetta culinaria, direi che i tricks di pole dance sono gli ingredienti freschi di base, che possono essere anche delle cose molto semplici come le zucchine (un bel Pole Sit o un Front Hook Spin) oppure più ricercati come un’aragosta (un Iron X o una Russian Split); i passi di danza sono la preparazione, la lavorazione e la cottura (una punta non tesa corrisponderebbe a una pasta scotta); i movimenti di Exotic sono i condimenti e le spezie (mettete un po’ di curry e vedete come cambia il profumo della ricetta); la coreografia è l’impiattamento e la presentazione (e chiedete a Cracco quanto sia importante!).
Esattamente come per imparare a cucinare, nella danza ci vuole tanto esercizio e sperimentazione e bisogna progredire nella difficoltà degli esercizi in maniera graduale. Non ci sogneremmo mai di chiedere uno stracotto al barolo a una persona che non ha nemmeno mai preparato un uovo in tegamino, giusto?
La lezione di Lyrical che ho ideato prende spunto dalle varie discipline che ho citato e ha lo scopo di:
- farci divertire;
- farci emozionare perché ballare in gruppo crea sempre sempre una sinergia tra le persone;
- farci diventare un po’ più brave nella tecnica concentrandoci sui movimenti che facciamo negli esercizi;
- farci rilassare perché eseguiremo sempre tutti gli esercizi accompagnate dalla musica e ci lasceremo trasportare dal ritmo.
Il riscaldamento:
La parte iniziale si svolgerà più o meno come durante una lezione di danza modern-jazz o contemporanea. Ci sarà quindi una piccola coreografia che, con gesti sempre più ampi, ci permetterà di scaldare le varie parti del corpo interessate dai movimenti che poi andremo a studiare durante la parte ballata. Qualcosa sarà ispirato:
- alla danza classica, perché eseguiremo alcuni degli esercizi di routine come i “pliés” e i “tendu” per iniziare a capire come dobbiamo tenere le ginocchia e i piedi;
- al fitness, con esercizi mirati a rafforzare braccia e addominali;
- all’exotic pole, perché proveremo capriole, verticali e movimenti di floorwork che non si studiano a pole gym.
Ho ritenuto opportuno creare un training che mixasse tecnica, rafforzamento e allungamento, ispirandomi a diverse discipline. Gradualmente introdurremo movimenti nuovi per capire come coordinare le diverse parti del corpo: testa, braccia, gambe e schiena.
Per comprendere in maniera intuitiva come dovrebbe essere la postura corretta mentre danziamo, eseguiremo anche alcuni semplici esercizi di “sbarra a terra”, un metodo utilizzato da molti ballerini.
Infine, prima di immergerci nella coreografia, ci cimenteremo nelle capriole a terra, con e senza palo.
Allora, tutte pronte per provare?