PPOLE DANCE
specializzazione per asd

Se trovi la tua specializzazione non hai più concorrenti!

Prendo spunto per il tema di questo post da una domanda posta da Alessandra Puddu in un gruppo di discussione su Facebook, aperto solo agli insegnanti di pole dance.
Il quesito è “Per quali motivi volete che scelgano proprio voi e non quello di fianco?”
In realtà questa domanda dovrebbe farsela qualsiasi imprenditore, non solo il proprietario di una palestra di Pole.
Ebbene, il Marketing da anni cerca di dare una risposta.
Quello che ti deve distinguere dal tuo concorrente è la Specializzazione. Devi, cioè, trovare il tuo “Cavallo di Battaglia”, ciò per cui la gente ti ricordi e ti distingua.
Più specifico è il tuo servizio, più sarà facile attirare clienti in target.
Vuoi un esempio? Nella mia città, Verona, ci sono circa otto scuole nel raggio di 10 km dal centro. Alcune ragazze, però, qualche anno fa, percorrevano ben 60 km, tra andata e ritorno, venendo da un’altra provincia, per prendere lezione di Exotic, nell’unica scuola che facesse questo corso.
Da questo esempio si capisce che:

  1. Le passioni fanno alzare la gente dal divano;
  2. Se ti specializzi e ti fai riconoscere per qualcosa non avrai più “concorrenti” ma solo “colleghi”, termine che amo usare per descrivere le altre insegnanti di pole della mia zona.
    Tu conosci bene la tua disciplina e i tuoi punti di forza, quindi sei proprio tu a dover capire quale può essere il Cavallo di Battaglia della tua attività.
    Sei molto flessibile? Organizza un corso di pole solo dedicato alle figure con split al palo.
    Il double è la tua specialità? Benissimo! Riempi la tua palestra di coppie di amiche che vogliono sfidare la gravità insieme.
    Trovato il tuo Cavallo di Battaglia pubblicizzalo e fatti conoscere. Pubblica video e scrivilo sul tuo materiale pubblicitario. Fallo sapere anche alle scuole vicine.
    Tornando quindi alla domanda iniziale posta da Alessandra, credo che le tue allieve ti scelgano per un mix di ragioni:
  • la posizione (vicinanza rispetto a casa o al lavoro, possibilità di parcheggio, accessibilità delle strade, ecc.)
  • la tua personalità (carisma, simpatia, atmosfera che tu crei in classe, il tuo modo di strutturare le lezioni, ecc.)
  • l’ambiente e le persone. Le ragazze amano sentirsi coccolate da piccoli dettagli. Mi è capitato, per esempio, di andare in una palestra che nello spogliatoio metteva a disposizione in un grazioso cestino di vimini una scorta di salviettine deumidificate, assorbenti e fazzoletti per chi si trovasse senza. In palestra, come nella vita, sono i piccoli gesti a fare la differenza. (Piccolo spazio pubblicità: anche avere un espositore con i completini PPole Dance è un servizio che puoi offrire alle tue allieve!)
    Come vedi non ho menzionato il prezzo. La pole è uno sport caro perché costa molto di più rispetto alle normali palestre. Se una ragazza lo pratica è perché è mossa da passione e non perché “un po’ di sport bisogna farlo e lì costa poco”. Non possono esistere palestre di pole low cost perché affitto, elettricità, istruttori e attrezzature si pagano. Inutile, quindi, avviare guerre dei prezzi a ribasso. Non svendere la tua professionalità, ma resta in linea con i prezzi del mercato in modo da poter coprire con tranquillità le tue spese e pagare gli insegnanti con il giusto compenso.
    Tra le ragioni per cui un’allieva dovrebbe scegliere te anziché la palestra vicina non ho neppure menzionato la tua professionalità o bravura. Questa scelta è dettata da due motivi diversi tra loro:
  • i due parametri che determinano la tua professionalità sono i corsi di formazione che hai frequentato e il tuo metodo didattico, che include anche la sicurezza (assistenza) durante le lezioni. L’allieva che si avvicina alla disciplina per la prima volta non ne capisce nulla di tutto questo e per lei conterà solo essersi divertita e aver sudato. Probabilmente non ti chiederà dove ti sei formata, che titoli hai vinto e che diplomi hai. Queste sono domande che si pone chi ormai di insegnanti ne ha provati, ha girato palestre e workshop ed è a un livello abbastanza alto da pretendere, giustamente, un livello di formazione superiore.
  • La tua bravura neppure è un parametro di giudizio per la neofita. Puoi aver vinto i campionati mondiali dieci volte nel corso della carriera ma se alla prima lezione proponi alle tue allieve Russian Split e hai un atteggiamento arrogante e superiore molto probabilmente la palestra vicina avrà già guadagnato una nuova iscritta, mentre tu resterai sola con le tue medaglie. Saper fare e saper insegnare sono due cose completamente diverse.
    Non avere nemmeno paura di trasmettere le tue conoscenze alle tue allieve. Ricorda che Cimabue era maestro di Giotto e sono entrambi sui libri di storia dell’arte. L’allievo non ha oscurato in nessuna maniera il maestro, sviluppando un proprio stile.
    Non avere paura che ti superino. Puoi anche insegnare movimenti che a te non riescono se la tua allieva è più forte o più flessibile di te.
    Io ho studiato danza classica per 25 anni. Non ho ancora l’en dehor di una ballerina della Scala ma so spiegare e correggere le mie allieve, anche se dai miei piedi non vedranno mai una “prima posizione” da manuale.
    Se sai fare bene assistenza e hai capito la tecnica per arrivare a fare un esercizio, sperimenta con le tue alunne più brave. Puoi portarle a livelli alti e la tua scuola ne trarrà prestigio.